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LAVORIAMO CON ABACO O B.ABACO  

Viene proposta di seguito l'attività per l'uso dell'abaco o del b.abaco già prevista nella guida classe prima, suggerita per la classe seconda.

In base all'artefatto che si intende utilizzare, cliccare sul disegno corrispondente allo strumento per accedere alla descrizione dell'attività.

            
abaco b.abaco

 

 

LAVORIAMO CON ABACO 

Durata: 

2 ore di lezione, ma suggeriamo di ripetere questo tipo di consegna più volte alla settimana, anche per brevi periodi, in modo da rafforzare questo modo di rappresentare i numeri.

 

Preparazione e Consegna

L'insegnante propone esercizi sulla rappresentazione dei numeri sull’abaco e sulla scomposizione in decine ed unità.

 

Materiale:  

  • gli abaci personali 

 

FASE 1

1) Chiedere ai bambini di rappresentare i numeri della scheda allegata sul proprio abaco:

2) Consegnare ai bambini una scheda ciascuno.

 

Nei disegni dell’abaco che rappresenta i numeri, far scrivere sotto ciascuna fila di palline il numero di palline che rappresenta. Per esempio:

 

  :

 

 Promuovere una discussione collettiva con domande come: 

“Come avete rappresentato i numeri più grandi del 9?" 

"Come li avete pensati prima di fare il disegno?“

"Come si può leggere il numero scritto sotto il disegno dell’abaco?"

Scrivere insieme sul quaderno le conclusioni.

FASE 2
Ogni bambino ha il suo abaco e l’insegnante chiede:

Prendi 3 unità, 

aggiungi 2 unità …

ancora 2 unità … 

aggiungi 1 decina 

e ancora aggiungi 1 unità …

Riparti da 0:

parti da 2 unità … 

aggiungi 3 unità … 

aggiungi 2 decine, 

più altre 3 unità … 

togli una decina

Riparti da 0:

6 unità ... 

più 2 unità ... 

più 3 unità ...

meno una decina

È bene usare tutti i sinonimi di addizionare: “aggiungi”, “metti ancora”, “più”, “prendi altre”…

Analogamente si possono proporre le stesse consegne facendo “togliere”, (“diminuire”, “meno”…) le unità e decine.

Che cosa aspettarsi
Nella prima fase dell'attività gli studenti potrebbero ancora avere difficoltà con questo tipo di rappresentazione, perchè per loro ancora "priva di senso".   In questo caso si deve usare una pallina (di quelle che sono anche messe come unità) e magicamente “vale 10” se viene infilata nella seconda asticella. Questo è davvero difficile perché richiede un passo di astrazione: quello che prima con le cannucce era 1 fascetto-decina (ma vedevo e sentivo ancora il 10) ora è 1 pallina, analoga a quelle delle unità (come le cannucce sciolte che però avevano uno stato molto diverso a livello cinestetico rispetto al fascetto-decina).

Nella seconda fase è possibile che gli studenti trovino difficoltà ogni volta che si passa dal 9 al 10 e dal 10 al 9, perchè le azioni di "sfilare" e "infilare" richiedono un aumento delle risorse cognitive rispetto a quelle coinvolte per rispondere alle altre situazioni.

Significati matematici che si vogliono costruire
Si vuole aiutare l’apprendimento della notazione decimale e l’interpretazione dei, rafforzando i legami tra codice arabico, verbale e semantico. Composizione e scomposizione dei numeri a due cifre in decine ed unità.

Come costruire i significati matematici
Dalle discussioni collettive possono emergere diversi modi di pensare. Per esempio: “Penso di riempire l’asta di destra e quando arrivo a 10 metto una pallina sull’asta a sinistra e poi vado avanti a mettere palline a destra fino a che arrivo al numero da rappresentare; cerco di capire quante decine contiene il numero e le rappresento sull’asta di sinistra e poi metto tante palline quante sono le unità sull’asta di destra.”
Dalla seconda domanda per la discussione si vuole guidare la terminologia verso risposte come: “quattordici” oppure scomponendolo nelle “decine” e “unità”, quindi “1 decina e 4 unità”. È bene usare il termine “pallina-decina” per le palline della colonna di sinistra, se serve nella discussione per distinguere le palline-unità di destra da quelle della colonna di sinistra.

Possibili conclusioni da riportare sul quaderno sono:
Le singole palline sull’asta di destra vengono chiamate unità (u). Le palline sull’asta di sinistra vengono chiamate decine (da), proprio perché le palline su quest’asta valgono quanto 10 delle palline sull’asta di destra. In altre parole, una pallina-decina (da) vale 10 palline-unità (u).

 

Con l’abaco abbiamo scoperto che il nostro sistema è decimale sia perché per scrivere i numeri usiamo 10 cifre (0, 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9) sia perché si fanno dei raggruppamenti da 10 per passare da una posizione all’altra. Questo deriva anche dal fatto che abbiamo 10 dita.
Inoltre il nostro sistema è posizionale: il valore di una cifra dipende dalla sua posizione nella scrittura del numero. Lo stesso simbolo in posizione diversa ha significato diverso (per esempio pensiamo allo 0).
Il nostro sistema numerico è decimale-posizionale.
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Schede e possibili compiti

SI suggeriscono compiti come quelli proposti nelle schede didattiche.

Alcuni esercizi suggeriti, a supporto dell’attività, con l’uso di programmi software.

 


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LAVORIAMO CON B.ABACO 

 

Durata

2 ore di lezione, ma suggeriamo di ripetere questo tipo di consegna più volte alla settimana, anche per brevi periodi, in modo da rafforzare questo modo di rappresentare i numeri.

Preparazione e Consegna
L'insegnante propone esercizi sulla rappresentazione dei numeri sul b.abaco e sulla scomposizione in decine ed unità.

Materiale:

  • i b.abaci personali;

  • la stampa della scheda allegata.


FASE 1
1) Chiedere ai bambini di rappresentare i seguenti numeri sul proprio b.abaco: 3, 5, 15, 22, 7, 18, 20.

2) Consegnare ai bambini la scheda allegata
Nei disegni del b.abaco che rappresenta i numeri, far scrivere sotto ciascuna fila di palline il numero di palline che rappresenta. Per esempio:


Promuovere una discussione collettiva con domande come: 

“Come avete rappresentato i numeri più grandi del 9? Come li avete pensati prima di fare il disegno?”
“Come si può leggere il numero scritto sotto il disegno del b.abaco?”

Scrivere insieme sul quaderno le conclusioni.



FASE 2
Ogni bambino (o coppia) ha il suo b.abaco e l’insegnante chiede:

Prendi 3 unità, 

aggiungi 2 unità …

ancora 2 unità … 

aggiungi 1 decina 

e ancora aggiungi 1 unità …

Riparti da 0:

parti da 2 unità … 

aggiungi 3 unità … 

aggiungi 2 decine, 

più altre 3 unità … 

togli una decina

Riparti da 0:

6 unità ... 

più 2 unità ... 

più 3 unità ...

meno una decina


È bene usare tutti i sinonimi di addizionare: “aggiungi”, “metti ancora”, “più”, “prendi altre”…

Analogamente si possono proporre le stesse consegne facendo “togliere”, (“diminuire”, “meno”…) le unità e decine.


Che cosa aspettarsi
Nella prima fase dell'attività gli studenti potrebbero ancora avere difficoltà con questo tipo di rappresentazione, perchè per loro ancora "priva di senso".  In questo caso si deve usare una pallina (di quelle che rappresentano anche le unità) e magicamente “vale 10” quando viene abbassata sulla  seconda asticella. Questo è davvero difficile perché richiede un passo di astrazione: quello che prima con le cannucce era 1 fascetto-decina (ma vedevo e sentivo ancora il 10) ora è 1 pallina, analoga a quelle delle unità (come le cannucce sciolte che però avevano uno stato molto diverso a livello cinestetico rispetto al fascetto-decina).

Nella seconda fase è possibile che gli studenti trovino difficoltà ogni volta che si passa dal 9 al 10 e dal 10 al 9, perchè i gesti di passaggio nel conteggio da una asticella all'altra richiedono la coordinazione di due dita. Tuttavia il processo è più fluido rispetto al caso dell'abaco in cui è richiesto di sfilare e infilare palline dalle aste.  

Significati matematici che si vogliono costruire
Si vuole aiutare l’apprendimento della notazione decimale e l’interpretazione dei, rafforzando i legami tra codice arabico, verbale e semantico. Composizione e scomposizione dei numeri a due cifre in decine ed unità.

Come costruire i significati matematici
È importante insistere sullo schema d’uso del conteggio con il b.abaco che consiste nel toccare con l’indice della mano che conta la pallina contata mentre viene portata in basso, per poi passare alla pallina “10” sulla seconda asta e con un tocco singolo portare giù quella pallina e su con il pollice della stessa mano tutta la fila di palline della prima asta a destra.

Per questo schema d’uso si veda il video sul conteggio:

Questo gesto deve corrispondere al legare un fascetto di 10 cannucce ed infilare il fascetto nella scatola “da”.


Nella seconda fase dell’attività (e in esercizi simili) questo gesto corrisponderà al riporto (o “prestito” nel caso della sottrazione), imparate come “legare” e “slegare” con le cannucce e che corrispondono al “comporre” e “scomporre” matematici.

Dalla seconda domanda per la discussione si vuole guidare la terminologia verso risposte come: “quattordici” oppure scomponendolo nelle “decine” e “unità”, quindi “1 decina e 4 unità”. 

Possibili conclusioni da riportare sul quaderno sono:
Le singole palline sull’asta di destra vengono chiamate unità (u). Le palline sull’asta di sinistra vengono chiamate decine (da), proprio perché le palline su quest’asta valgono quanto 10 delle palline sull’asta di destra. In altre parole, una pallina-decina (da) vale 10 palline-unità (u).

Con il b.abaco si rafforza l’idea che il nostro sistema è decimale sia perché per scrivere i numeri usiamo 10 cifre (0, 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9) sia perché si fanno dei raggruppamenti da 10 per passare da una posizione all’altra. Questo deriva anche dal fatto che abbiamo 10 dita.
Inoltre il nostro sistema è posizionale: il valore di una cifra dipende dalla sua posizione nella scrittura del numero. Lo stesso simbolo in posizione diversa ha significato diverso (per esempio pensiamo allo 0).
Il nostro sistema numerico è decimale-posizionale.


Altri filmati di bambini che lavorano con il b.abaco:

         

 

Schede e possibili Compiti

SI suggeriscono compiti come quelli proposti nelle schede didattiche.

 


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ABACO E B.ABACO

 

  Introduzione abaco num. 20

  Lavoriamo con abaco num.  20

  Confronto strumenti num.20

  Confronto strumenti num.100

  Lavoriamo con abaco

  Addizione e sottrazione 2

  Avvio calcolo in colonna