Quando entrano nell'aula, la mattina, i bambini devono prendere una cannuccia ciascuno (si può mettere un porta cannucce fuori dalla porta o un bambino che le distribuisce), e poi, come appello, ogni bambino dice il suo nome e mette la sua cannuccia dentro un porta-penne o contenitore qualsiasi sulla cattedra. 

L'insegnante, in seguito, estrae dal contenitore una cannuccia alla volta e si contano tutte insieme. Si dice: "Ci sono ... cannucce." Si chiede poi: "Quanti siamo oggi?" e si fanno eventualmente altri conti con le cannucce che rappresentano i bambini presenti (per rafforzare la corrispondenza 1 a 1). 

Guarda i filmati:

Una bella variante proposta da un’insegnante del progetto è la seguente: 

Materiali:

• Linea dei numeri di classe fino al numero totale degli studenti della classe,
• Una mano di cartoncino per bambino, di uno stesso colore per ciascuna delle femmine (per es. rosso) e di uno stesso colore diverso per ciascuno dei maschi (per es. blu).

L’insegnante fa l’appello: a mano a mano che vengono chiamati i bambini, ognuno dei presenti si alza e viene a depositare la sua cannuccia nel contenitore dei presenti (nel caso di alunno assente viene solo depositata la cannuccia nel contenitore degli assenti e nessuna mano viene attaccata) e attacca (per esempio con i gommini adesivi tipo “patafix” o “uhu tac”) la sua mano sulla linea dei numeri, sotto un numero, nel modo seguente: il primo bambino maschio e la prima bambina femmina attaccheranno la loro manina sotto il numero “1”, la bambina sopra e il bambino sotto:

poi la seconda bambina attaccherà la sua manina sotto il “2” e il secondo bambino anche lui sotto al “2” ma in modo da lasciare spazio sopra per la manina della seconda bimba (nel caso in cui non fosse già attaccata), e così via. Nella figura sotto sono stati chiamati finora due femmine e tre maschi.

Alla fine dell’appello, oltre a riflettere sul numero dei presenti rispetto a quello degli assenti, si può riflettere su un’ulteriore partizione del numero dei presenti: i maschi e le femmine. Con la rappresentazione dei numeri uno sotto l’altro sulla linea dei numeri si possono fare confronti dei numeri: “quanti maschi/femmine in più/meno?” ma anche “Vediamo quanti sono i presenti, sulla linea dei numeri e si procede ad allineare le manine dei maschi dopo a quelle delle femmine; quindi se le femmine arrivano a 8, la prima manina blu va messa sotto al 9, la seconda sotto al 10, e così via, e vediamo se i conti tornano.” 

In questo modo si ha un’ulteriore visualizzazione del totale dei presenti, composto da maschi e femmine: si lavora sul confronto di numerosità più piccole, e si arriva a vedere in “tutto” abbastanza grande (tutti i presenti) come composto da mani rosse e blu. La terna di numeri “numero di mani rosse,” “numero di mani blu” e “numero di presenti” è legata una relazione di complementarietà, aspetto fondamentale, che ci sta a cuore nello sviluppo di consapevolezza dei numeri.

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